Il Principe di Praga (Italian Edition) by Dora L. Anne

autore:Dora L. Anne [L. Anne, Dora]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2019-09-15T22:00:00+00:00

Capitolo 28

Daniel

I cambiamenti sono spesso pericolosi. È questo ciò che ho sempre pensato, teso a privilegiare una vita solitaria fatta di comode abitudini. Ora, chissà come, sono diretto a razzo verso uno dei cambiamenti più grandi che potessi orchestrare in questi anni colmi di desolazione. E la cosa strana è che pensarci non mi spaventa minimamente, anzi. Accelero ancora.

Non vedo l’ora di tornare alla villa, vedere Kayla e parlarle. Capire come sarà la nostra vita da oggi in avanti. Darle il mio anello.

Forse sto peccando di egoismo. Solo un pazzo pretenderebbe troppo e in così poco tempo da una donna tanto giovane, bella, speciale. Ma ho la presunzione di credere che anche lei stia cominciando a provare qualcosa: una sorta di scintilla capace d’incendiare entrambi al minimo tocco.

Il sesso è importante, la chiave d’accesso di ogni emozione. E appunto per questo ho pensato a un secondo regalo, un dono altrettanto inatteso che tingerà di rosso le prossime intenzioni.

Mentre ragiono sui mutamenti degli ultimi giorni il buonumore accumulato finora si spegne: l’auto di Derek sta uscendo dal cancello automatico senza alcuna ragione plausibile per farlo.

È proprio lui, non ci sono dubbi. L’imbecille ha goduto della compagnia di Kayla nonostante gli avessi ordinato a chiare lettere di tenersi lontano.

Accosto al marciapiede, afferro il telefono e compongo svelto il suo numero.

«Dove sei?» Tuono, non appena risponde.

Lui rimane vago:

«In giro. Hai cambiato idea e hai bisogno di me?»

«No, ti ho già detto di cosa ho bisogno, cioè saperti alla larga da Kayla. È tanto difficile memorizzare il concetto?»

«Va bene, se è questo che vuoi...»

«Va bene un cazzo!» Lo tronco secco. «Ti ho appena visto uscire da casa mia.»

«Ah.» È tutto ciò che dice, senza nascondersi dietro una scusa.

«Non avrai una seconda occasione per sentirtelo ripetere. Il mio consiglio è quello di contenerti.» Aggiungo inflessibile, ma a quel punto espone con foga:

«Sai che ti dico? Sbagli come al solito. T’incazzi a prescindere quando invece dovresti solo ringraziarmi.»

Rido all’idea:

«Vuoi scherzare? Ringraziarti per cosa? Hai disubbidito ai miei ordini e...»

«Ho visto Kayla parlare con Trent.» Svela, interrompendo la mia sfuriata.

I nervi esplodono, la rabbia dilata le vene. Non posso credere che abbia avuto davvero il fegato di azzardare un’azione tanto stupida, malgrado sappia benissimo quanto mi odi.

«Quando?» Chiedo brusco.

«Circa mezz’ora fa. Lei stava facendo due passi oltre il cancello e lui l’ha abbordata dall’auto. È sceso, hanno scambiato qualche parola. Poi è andato via.»

«E cosa le ha detto?»

«Quando gliel’ho chiesto è rimasta vaga. Screditare Daniel, è stata la sua risposta. Al che le ho consigliato di non dare ascolto a un tipo del genere, semmai di chiedere a me.»

Fatico a mantenere intatto l’autocontrollo, eppure domando ancora:

«E dopo?»

«Dopo mi ha offerto di prendere un caffè insieme, tutto qui.»

«Tutto qui?»

«Esatto. Non l’ho sfiorata nemmeno con un dito, se è questo ciò che temi.»

«Io non temo nulla, dovresti saperlo.»

«Già, una volta era così. Daniel l’anaffettivo. Adesso però non ci scommetterei troppo. Il sorriso di Kayla resusciterebbe persino i morti.»

«Taci.» Ringhio.

L’idea che qualcun altro conosca il sapore delle sue labbra mi rende pazzo, è vero.

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